Nel mercato libero dell’energia, è fondamentale capire cosa realmente incide sui costi in bolletta. Due parole spesso sottovalutate ma centrali sono PUN e PSV. In questa guida ti spieghiamo cosa significano, come funzionano e cosa comportano nella scelta tra tariffa variabile e tariffa fissa.
Il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia. Viene aggiornato quotidianamente in base alla domanda e all’offerta sul mercato elettrico. Se hai una tariffa indicizzata, il PUN determina il prezzo che paghi ogni mese per la componente energia.
In sintesi:
Si applica alle tariffe luce.
È variabile ogni giorno.
Influenza direttamente il prezzo della tua bolletta se non hai un prezzo fisso.
Il PSV (Punto di Scambio Virtuale) è l’equivalente del PUN per il gas naturale. Anche in questo caso, il prezzo viene definito sul mercato in base alla domanda e offerta giornaliera. Le offerte gas indicizzate usano il PSV come base di calcolo per determinare il costo finale per il cliente.
In sintesi:
Si applica alle tariffe gas.
È aggiornato ogni giorno.
Rilevante per chi ha contratti a prezzo variabile.
Se hai una tariffa variabile, il valore del PUN o del PSV incide direttamente sul prezzo che paghi ogni mese. Se invece hai scelto una tariffa fissa, il costo resta stabile, ma conoscere questi indici ti aiuta comunque a capire il momento migliore per cambiare offerta o bloccare un prezzo conveniente.
Monitorare PUN e PSV significa essere più consapevoli delle dinamiche di mercato e fare scelte più vantaggiose e intelligenti.
Tariffa Variabile
Il prezzo cambia ogni mese in base all’andamento del PUN (per la luce) o del PSV (per il gas). Può scendere o salire in base al mercato. Ideale per chi è disposto a monitorare le oscillazioni per sfruttare momenti vantaggiosi.
Tariffa Fissa
Il prezzo resta bloccato per 12, 24 o 36 mesi. Non cambia anche se il mercato sale. Ottima scelta per chi cerca stabilità e vuole pianificare le proprie spese senza sorprese.